da "Musical!" - n.20 "Se
per tetto un cielo di stelle!"
Al Teatro Ventaglio Nazionale di Milano, la prima consegna dei
«Musical Award!», istituiti dalla nostra rivista, presentata da
Paolo Limiti con Barbara Chiappini: presenti, sul palcoscenico e in
sala, numerosi personaggi dello spettacolo.
Riflettori accesi al Teatro Ventaglio Nazionale di Milano, lo scorso
15 dicembre per la consegna dei «Musical! Awards», i premi istituiti
dalla nostra rivista, alla loro prima edizione. Nominations e
vincitori sono stati stabiliti tramite un referendum tra i lettori e
una giuria qualificata di critici specializzati del settore. Le
votazioni si sono sviluppate in due fasi: tramite le schede
pubblicate su «Musical!» si sono delineate prima le cinquine dei
finalisti e poi, in una fase successiva, i singoli vincitori per
ciascuna categoria. Il periodo preso in esame è quello della passata
stagione teatrale.
Paolo Limiti, perfetto e brillantissimo «gran cerimoniere» della
serata, che verrà trasmessa in differita dalla Rai, affiancato da
una smagliante Barbara Chiappini, reduce dal successo Tv de L' isola
dei famosi, ha presentato i migliori delle annate teatrali 2002/2003
in una cornice da grande spettacolo.
Trionfatore assoluto della serata il musical Notre Dame de Paris di
Riccardo Cocciante, che ha vinto ben cinque premi su dieci (e su
otto candidature): miglior spettacolo (consegnato da Paola Iannace,
assessore alla Cultura della Provincia di Milano, tra i sotenitori
della serata, insieme a Uniqa Assicurazioni, Peroni Spa e Atm),
migliore regia (Gilles Maehu), migliore coreografia (Martino Müller),
migliore corpo di ballo e migliore scenografia (Christian Ratz).
Tutti i premi sono stati ritirati da David Zard, il produttore a cui
si deve la realizzazione italiana del musical. La compagnia e il
corpo di ballo si sono esibiti in due acclamati momenti musicali,
che hanno acceso l'entusiasmo del pubblico: «La corte dei miracoli»
e, in medley, «Zingara», «Bella» e «Il tempo delle cattedrali»,
intonata da Matteo Setti, che era candidato come migliore attore non
protagonista per la sua interpretazione di Gringoire in Notre Dame
de Paris.
Migliore attrice è stata proclamata, da un'emozionata e onorata
Matilde Brandi (che poco prima si era esibita, con Justine Mattera,
in un provocante tango da Victor Victoria, il musical attualmente
sulle scene italiane) Loretta Goggi per Hello, Dolly! accolta da una
standing ovation. La cantante-attrice, uno dei più grandi talenti
nella storia dello spettacolo italiano, ha simpaticamente «duettato»
con Paolo Limiti, divertendo il pubblico. Lo spettacolo, prodotto
dalla Compagnia della Rancia, ha vinto anche per i migliori costumi,
creati da Zaira de Vincentiis, presente a ritirare il
riconoscimento.
Migliore attore è risultato essere Manuel Frattini per La piccola
bottega degli orrori, un altro prodotto dalla Compagnia della Rancia.
Premiato da Stefano D'Orazio dei Pooh, Frattini, attualmente
magnifico protagonista del kolossal Pinocchio, ha ringraziato il
pubblico, letteralmente in visibilio dopo la sua strepitosa
esibizione, vero saggio di bravura a trecentosessanta gradi, con una
particolarissima versione di «Get Happy», grande successo di Judy
Garland, in cui era accompagnato da quattro ballerini.
Migliore attrice non protagonista, a cui ha consegnato il premio
Ombretta Colli, presidente della Provincia di Milano, Chiara
Noschese, che ha vinto per la sua interpretazione in Dance! sempre
targato Compagnia della Rancia, che ha interpretato la versione
italiana di «One Man» da Sette spose per sette fratelli.
Attore non protagonista è Bob Simon per La febbre del sabato sera,
il musical con la regia di Massimo Romeo Piparo che aveva
totalizzato sette nominations. Assente perché trattenuto negli Stati
Uniti, l'attore ha ringraziato tramite un mesaggio letto da Silvia
Specchio, che ha ritirato il premio in vece sua, e che era a sua
volta candidata come migliore protagonista sempre per la Febbre.
Momenti di grande emozione hanno suscitato le consegne dei premi
alla carriera: Sandra Mondaini, amatissima dal pubblico di più
generazioni, ha ricevuto il premio dalle mani di Sandro Mayer,
direttore del settimanale «Gente». L'attrice ha ricordato a tutti,
in un gustosissimo «siparietto» condito di battute, ricordi e
aneddoti con Paolo Limiti, cosa significa possedere carisma e senso
della scena.
L'altro premio alla carriera è andato al padre della commedia
musicale italiana, Pietro Garinei, mitica «ditta» teatrale insieme
all'amico Sandro Giovannini. Il premio, consegnato dal nostro
editore e coordinatore editoriale Sabino Lenoci, non è stato
ritirato da Garinei, assente giustificato perché, come padrone di
casa, aveva una «prima» al Teatro Sistina di Roma che non poteva
abbandonare.
Le grandi commedie musicali «G&G» sono state ricordate
attraverso un gradevolissimo medley cantato e ballato dal quartetto
composto da Laura Ruocco, Sabrina Marciano, Antonello Angiolillo e
Fabrizio Paganini: «La mia donna si chiama desiderio», «Donna tutto
si fa per te», «Femminilità», «Soldi, soldi», «Roma nun fa la
stupida stasera» e «Aggiungi un posto a tavola».
La serata è stata punteggiata dall'esecuzione delle cinque canzoni
tra cui è stata scelta la migliore, tra i musical in scena nella
stagione in questione: «Night Fever» dalla Febbre del Sabato Sera
(interprete Nicola Congiu), «Perché tu non vuoi» da Bulli e Pupe
(splendida Gilda Giuliani, voce impareggiabile), «Io non m'innamoro
più» (duetto Silvia Specchio e Gianni Nazzaro, impegnato anche come
premiatore e nel numero da Victor Victoria con Justine Mattera e
Matilde Brandi) da Promesse, promesse, «Before the Parade Passes By»
(Tiziana Rivale, altra voce di grande rilievo ed estensione) da
Hello, Dolly! e per concludere «Dimenticato amore» da Caruso la
storia di un mito, composta da Gianluca Terranova, protagonista del
musical sulla vita del grande tenore (insieme a Katia Ricciarelli),
che l'ha qui interpretata con la sua importante voce tenorile, e,
risultata quella vincitrice, l'ha «bissata» in chiusura di serata.
Tra gli altri presenti alla manifestazione, tra i premiatori, lo
scrittore Andrea G. Pinketts, un cui romanzo giallo sta per
diventare un musical con le musiche di Francesco Baccini, Ivana
Borgia, Chiara Giallonardo e, in sala, alcuni dei «nominati» come
Simona Samarelli e Michel Altieri.
Un ringraziamento per la riuscita della serata va a Gianmario
Longoni, proprietario del Teatro Nazionale, disponibilissimo
anfitrione. Appuntamento al prossimo anno, con i protagonisti della
stagione 2003/2004
Emilio Alba
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