Ilaria Amaldi ILARIA AMALDI

E’ nata a Pasadena (USA), ma cresciuta a Roma (... città che ama ai limiti del campanilismo!).
Dopo la maturità scientifica ha conseguito il diploma di attrice nel 1988 alla "Scuola Internazionale dell'Attore - Studio Fersen di Arti Sceniche" e si perfezionata partecipando a diversi seminari tenuti da illustri maestri come F. Soleri, S. Strasberg, G. Sepe.
In quegli anni in Italia nasceva il Musical e, per poter prendere al volo quel treno che passava, ha completato la sua preparazione studiando danza, dal contemporaneo, con E. Piperno e J. Fontano, al jazz e al tip-tap in Italia e a New York, e canto con Maria Luisa Lo Forte ed Elisabetta Aubry.
Nel ’93 ottiene, in qualità di attrice, la "menzione speciale" della giuria al Concorso "Premio alla Vocazione" nell'ambito del Premio Montegrotto - Europa.
Grazie a tutto questo, su quel treno che passava c’è salita in prima classe!
Con la Compagnia della Rancia e la regia di Saverio Marconi ne "La Cage aux Folles", "Il Giorno della Tartaruga", "West Side Story", "Cantando sotto la pioggia" dove per la stagione ‘97/’98 ho ereditato il divertente ruolo di Lina Lamont al fianco di Raffaele Paganini e "A qualcuno piace caldo". Nel ’97, con la Musical Italia, entra a far parte del cast originale di "Grease" con il ruolo di Marty, che farà vivere per 320 repliche, accanto a Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia. E in palcoscenico si muove anche al fianco di Milva ne "La storia di Zaza" per la regia di Giancarlo Sepe. Per mano dello stesso regista, nella stagione ‘98/’99 ha l’occasione di far parte del cast di "E...ballando ballando", e di partecipare alla ripresa RAI dello stesso spettacolo per la rubrica televisiva "Palcoscenico".
Non dimentica inoltre l’esperienza al Teatro Argentina di Roma con "La memoria e l’oblio" per la regia di Augusto Zucchi e l’esperienza cinematografica con Pupi Avati in "Magnificat" e Massimo Scaglione in "Angeli a sud".
Un traguardo importante? Commuoversi guardando "Bambi" senza che qualcuno le chieda il "perché"! La vita, come il teatro, è fatta di emozioni e questo proprio non vuole dimenticarlo.