pigpiets.jpg (4801 byte) PIETRO PIGNATELLI

C’era una volta, in un lontano paese, nel sud della terra, sulla vetta di un monte altissimo o nelle profondità di un oceano, uno strano ragazzino dai capelli rossi. Il suo nome era Pietro. Era nato nelle prime ore di un giorno speciale: "vive la revolution!" si gridava per l’occasione ... era il 14 luglio!
Pietro trascorreva tutto il suo tempo sognando, sia di giorno che di notte.
Cosa? Strane cose a dire il vero, come cantare, recitare, emozionare e sempre di fronte ad un pubblico ristretto: un gatto, un’oca e un canarino.
Un bel giorno, un mago dalla barba bianca e lunga fin sopra i piedi, fu chiamato dai genitori del piccolo Pietro, preoccupati per la sua "follia".
Il vecchio lo incontrò, lo ascoltò, poi gli chiese: "perché?", Pietro prima sorrise, poi gli rispose: "chiedilo alla luna!" e, provvisto solo della sua irrequietezza e della sua passione, partì. Ne sono passati di anni da quell’incontro ed oggi c’è chi racconta di averlo visto esibirsi ora qui, ora là, chi in un teatrino di campagna, chi in una grande piazza ... chi in un cartometraggio per un festival, chi a "L’albero azzurro" su RAI 1 e 2, chi a "La canzone del secolo", con Pippo Baudo su CANALE 5, chi nello spot pubblicitario per il Monte dei Paschi di Siena con Luciano Pavarotti.
C’è addirittura chi dice di averlo visto in ... GRASE. Voi gli credete?