Katy Perry sogna un musical a Broadway

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Scritto da: Redazione • 1 Settembre 2017
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«Tagliarmi i capelli è stato un vero gesto rivoluzionario: mi sono sentita liberata da molti fardelli, pronta a esperienze tonificanti» racconta la «nuova» Katy Perry. Lo dice con un ritrovato orgoglio, con una luce diversa dentro agli occhi. Nella notte di domenica ha presentato la 34esima edizione degli Mtv Video Music Awards. Una serata che ha sancito il trionfo del rapper nero Kendrick Lamar, grazie al video di «Humble, che gli è valso sei statuette, inclusa quella di «Video of the Year» (artista dell’anno però è stato incoronato Ed Sheeran).

Come una eroina moderna, Katy è atterrata sul palcoscenico come un’astronauta, togliendosi il casco per sfoggiare la corta zazzera bionda. Il fallimento del suo matrimonio con Russell Brandt sembra lontano anni luce. La nuova Perry resta la ragazza dalle 15 nomination ai Grammy, quella dalle innumerevoli trasformazioni fisiche (e canore): da ragazza-caramella a leader femminista, politicamente fedele a Hillary Clinton: «Delle elezioni è inutile parlare, ora l’importante è continuare a lottare» dice.

Cresciuta in una famiglia di predicatori evangelici, con un tatuaggio del volto di Gesù su un polso, prossima giudice nel reboot di American Idol, lo show dei talent scout canori per il quale ha firmato un contratto da 25 milioni di dollari con la Abc, non ha dubbi quando afferma: «Saranno le teenager di oggi, coraggiose e libere, a salvare il mondo contemporaneo così disastrato. Sono sincere, tenaci, realiste e idealiste al tempo stesso e io le ho sempre sostenute».

Katy si difende da chi (vedi l’ex marito Brandt e svariate colleghe) la accusa di soffrire di bipolarismo e turbe mentali: «Come David Lynch, uno dei miei registi di riferimento, ogni giorno pratico meditazione trascendentale e passati i trent’anni mi sento più che mai pronta a fare canzoni personali. La meditazione mi ha liberata da ogni ombra, ha aperto il cuore e l’anima. In questa fase della mia vita mi sento la produttrice di me stessa, non voglio più entrare nelle cronache come compagna di qualcuno (dopo Brandt, ci sono stati John Mayer e Orlando Bloom, ndr). Ho una carriera alle spalle e una di fronte: in futuro il sogno è arrivare a Broadway, dove di recente mi ha letteralmente incantata lo spettacolo Dear Evan Hansen. Il tour, che partirà il 9 settembre, ora ha la precedenza su tutto. È stata una grande esperienza presentare uno spettacolo così pop come quello di Mtv. Oggi la musica non può fare a meno dei video e viceversa. Sono uno straordinario strumento creativo, espressivo anche di ogni conquista tecnologica. Ma ora io amo i musical, per questo sogno davvero di arrivare un giorno da protagonista a Broadway».

Katy Perry intanto non trascura il suo lato filantropico e non molla le battaglie democratiche: «Sono soddisfatta come femminista di aver firmato per American Idol un contratto che ha battuto nel compenso quelli firmati prima di me dagli uomini». (Fonte: corriere.it a firma Giovanna Grassi)

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