Il 24 maggio, alle ore 19h30, inizierà la serata di premiazione della seconda edizione del “Premio Gennaro Cannavacciuolo“, nel corso della quale saranno assegnate 3 targhe per menzioni di merito oltre al Premio Gennaro Cannavacciuolo che verrà attribuito al primo classificato. I 4 finalisti saranno invitati ad esibirsi sul palcoscenico del Teatro Ghione.
19h30: apertura delle porte con brindisi offerto da Giorgio e Rodolfo Barattolo. 20h30: inizio spettacolo.
La serata sarà condotta da Antonio Grosso, sotto la direzione artistica di Volfgango Vaccaro, con la partecipazione speciale di Manuela Villa ed accompagnata dall’ensemble musicale facente capo al M° Andrea Tardioli e i musicisti Marco Bucci, Dario Pierini, Francesco Marquez ed Antonio Donatone.
L’obiettivo del Premio è quello di sostenere giovani attori/attrici tra i 18 e 33 anni che si contraddistinguono per le loro capacità espressive poliedriche, per il loro talento e preparazione tecnica, consentendo loro di esprimersi attraverso il canto, la recitazione, la danza, alla stregua di quanto è stato Gennaro Cannavacciuolo.
Quindi una serata all’insegna dello spettacolo con giovani artisti da scoprire, dove la giuria assegnerà il Primo premio a chi si sarà distinto per talento, creatività, originalità, ricevendo un riconoscimento in denaro, un voucher per l’iscrizione a una o più masterclass a scelta ed uno shooting fotografico professionale.
La giuria del Premio Gennaro Cannavacciuolo, presieduta da affermati artisti del panorama cinematografico, televisivo e teatrale, composta da Pino Strabioli (regista, attore, giornalista e conduttore), Luciano Mattia Cannito (coreografo e regista), Enzo Decaro (attore e sceneggiatore), Rossana Casale (cantante e docente al conservatorio), Barbara Giordani (casting director), Maria Giuseppina Troccoli (Commissario Straordinario Roma Lazio Film Commission), ha decretato i quattro finalisti su 31 candidati provenienti da tutt’Italia.


Artisticamente figlio di Eduardo de Filippo e Pupella Maggio, Gennaro Cannavacciuolo è morto all’improvviso, il 24 maggio 2022, ed è stato un grande rammarico per il mondo dello spettacolo. Nato a Pozzuoli nel febbraio del 1962, aveva sessant’anni, di cui quaranta trascorsi in teatro, in giro per i più importanti palcoscenici d’Italia, per set televisivi e cinematografici. Puntuale, rigoroso, raffinato, spiritoso, intelligente interprete di personaggi ed emozioni che metteva insieme seguendo un suo stile personalissimo, costruito con pazienza tra invenzioni e citazioni, frutto di lavoro tenace e ricerche d’archivio per trovare notizie che dessero vita ai ricordi di cronache a volte lontane. Estremamente ecclettico, è stato uno dei pochi grandi artisti capace di affrontare il comico, il tragico, la rivista, il cabaret con uno stile inconfondibile.

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