A Madrid “Wojtyla Generation love-rock musical”

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Scritto da: Redazione • 9 Agosto 2011
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Giovedì 18 agosto alle ore 22,30 a Plaza de Chamberì a Madrid in concomitanza della Giornata Mondiale della Gioventù con il Papa Benedetto XVI, andrà in scena in anteprima mondiale "Wojtyla Generation love-rock musical" di Raffaele Avallone. Nel cast segnaliamo la presenza di nomi noti del musical italiano: Enrico D’Amore, Simone Sibillano, Annafranca Caruso e Brunella Platania. E poi due cantanti lirici: Laura Celletti e Roberto Cresca. Promosso e sostenuto da: Pontificio Consiglio per i Laici; CEI – Servizio Nazionale della Pastorale Giovanile; Comunità di S. Egidio; Azione Cattolica Italiana – Presidenza nazionale; ACLI – Presidenza Nazionale, l’opera "Wojtyla Generation love-rock musical" narra la storia di 12 ragazzi provenienti da ogni parte del mondo che si incontrano durante le GMG e che portano, per magia, gli stessi nomi degli apostoli. Questi ragazzi dovranno confrontarsi con la realtà di altri coetanei che hanno fatto del bullismo, dell’egoismo, della violenza e dell’apparire sull’essere, la loro ragione di vita. Ma dal dramma che scaturirà dallo scontro di quelle che sono le due facce della nostra società, emergeranno la vittoria del bene sul male, il trionfo dell’amore sull’odio e il miracolo della conversione. Wojtyla Generation Love-Rock Musical è un’opera sui ragazzi che si sono formati sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, che la stampa ha chiamato "Papaboys" e che l’autore ha definito "Generazione Wojtyla". Le musiche non sono liturgiche. La drammaturgia non concede sconti alla cruda e violenta realtà in cui i ragazzi oggi vivono e che invece vuole rappresentare. L’opera è quindi rivolta a tutti. I ragazzi del Papa sono giovani che, come tutti i loro coetanei, amano cantare, ballare e divertirsi, senza però farsi inghiottire dal mondo dell’effimero, dell’apparire, del cinismo e dell’arrivare a tutti i costi. Se pregano è perché la preghiera li fa sentire meglio. Se aiutano il prossimo è perché in questo modo aiutano anche se stessi.Giovanni Paolo II li ha chiamati a sé definendoli "sentinelle del mattino", perché da ogni parte del mondo il sole della speranza, della fratellanza e dell’amore possa sorgere ogni giorno ad illuminare il cammino degli uomini verso Dio. I ragazzi del papa sono dodici come gli apostoli e provengono da nazioni e continenti diversi. Uomini e donne in eguale numero, però, come è giusto che sia duemila anni dopo. Degli apostoli portano anche i nomi. Diverso è il messaggio, diversa è la natura. Apostoli del Papa anzichè di Gesù. Dall’altra parte ci sono i Farisei, un altro gruppo di dodici ragazzi che hanno invece fatto dell’apparire, del primato della forma sulla sostanza, e poi della violenza, della droga, dell’alcool e del potere, i loro valori, i loro idoli. Il loro capo è Paolo, detto il Fariseo. I due gruppi rappresentano le due facce della stessa realtà e sono portatori di valori contrapposti e proprio per questo destinati ad incontrarsi e scontrarsi. Ma i farisei non sono demoni e non vanno quindi esorcizzati, ma piuttosto aiutati e di ciò i ragazzi del Papa sono ben consapevoli. Tra loro c’è chi si è perso e cerca la luce, come Tattoo, che per amore della perfida Malfiore si è tatuato in ogni parte del corpo e si è lasciato andare nella droga. C’è Vanity, che ha fatto dell’apparire e dell’effimero i suoi idoli. E poi c’è Medusa, per la quale esiste solo il cubo della discoteca sul quale ama esibirsi ogni sera. Così come i farisei non sono demoni, i ragazzi del Papa non sono santi. Come Giuda Iscariota tradì Gesù, anche Giuditta, personaggio cardine della storia, tradirà il suo buon Pietro. A differenza di Giuda, però, si pentirà prima di dare alla luce il bambino, frutto del suo tradimento con Fariseo, verso cui è rimasta attratta, travolta dal suo inconsapevole desiderio di trasgressione. Come Giuda alla fine morirà, ma non sarà invano. Il suo sacrificio sarà offerto sull’altare della redenzione di Fariseo che, come Saulo, si convertirà e tornerà ad essere Paolo. E lo farà proprio il giorno in cui ritroverà suo figlio ed il Santo Padre morirà. Ed allora, in una grande piazza colma di commozione e dolore, i nostri dodici ragazzi ed i farisei si ritroveranno finalmente uniti, tutti insieme, mano nella mano, in un grande abbraccio. Particolarità di Wojtyla Generation love-rock musical è di essere multilingue: ogni performer si esibirà nella propria lingua: (italiano, inglese, francese, spagnolo, con piccoli interventi anche in portoghese, polacco, tedesco ed africano).

 

 

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