“Caleidoscopio”: musical italo-messicano

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Scritto da: Redazione • 15 Novembre 2014
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Canto en Movimiento è una compagnia teatrale indipendente di cantanti, che nasce come una iniziativa del Maestro Philip von Reutter all’inizio degli anni ’90 con il proposito di esplorare, attraverso la musica, nuove forme di teatro cantato.Oltre a cantare dal vivo, tutti gli attori-cantanti lo fanno senza microfono.  Il progetto “Caleidoscopio Roma 2014” è, come tutti gli altri allestimenti del gruppo, il risultato dello sforzo di tutti i suoi membri. Canto en Movimiento si è presentato con diverse proposte teatrali nel Messico e in Italia. Il suo ultimo allestimento, “Verdi Ritrovato" è stato presentato con grande successo nella città di Guanajuato, in Messico, durante la celebrazione del 41 Festival Internacional Cervantino.

La Sala Uno è stata scelta a Roma proprio per l’ottima acustica, che permette appunto agli artisti di cantare senza microfono. Nel cast troviamo 5 italiani su un cast di 13 elementi: Philip Von Reutter, che tra l’altro fu il primo americano ad essere accettato e a laurearsi al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma (diretto da Luchino Visconti), potrebbe essere definito un “collezionista di voci”: “Ho sempre avuto passione per la musica, ed in particolare per la voce umana. Credo che la voce sia il migliore strumento per comunicare idee, sentimenti ed emozioni: nel corso degli anni, credo di aver fatto almeno 10.000 audizioni”. In scena dal 22 al 29 novembre al Teatro Sala Uno di Roma in "Caleidoscopio" troveremo Arianna Milani (Georgie il Musical) e Massimiliano Lombardi (Georgie il Musical e interprete del ruolo di S.Francesco in Forza Venite Gente). Con loro, in scena, lo stesso regista ed autore Philip von Reutter, Jozz Edith Mendoza, Rodrigo Vera, Daniela Navarrete, Alinne Zamora, Grecia Loredo, Raffaele Vermiglio, Alberto Rovello, Silvia Pedicino, Angel Bonfil, Sara Picazo. Caleidoscopio è un intrecciarsi di idee, di sentimenti e di voci: incorpora diversi miti e racconti centrali nella nostra cultura occidentale, in un viaggio musicale che attraversa parecchi generi: dal pop e il country, fino al blues e il new age, dal jazz al rock e dall’opera ai ritmi latini. Tutti i  brani sono in italiano, tranne l’ultima canzone. È un vero mosaico musicale per i nostri tempi. La storia è un po’ quella dell’umanità: ritroveremo personaggi come Enea, Cassandra, Virgilio, Dante, Beatrice, e personaggi più contemporanei. Come Into the Woods, anche Caleidoscopio unisce diverse favole in una storia. E’ un’opera che si può intgerpretare a diversi livelli, secondo la prospettiva e l’immaginazione di ogni spettatore: per questo motivo è stata accolta ovunque con entusiasmo. A prima vista è una storia di fantascienza che si svolge in un futuro totalmente digitalizzato e nel quale un gruppo di poeti, musicisti, e artisti “inutili” fuggono da questa “civiltà” per vivere liberamente nella natura. Le forze creative di questo gruppo attirano le persone più sensibili e le inducono ad abbandonare i valori materialisti e alienanti, imposti dai loro governanti. Il dittatore della “Città Universale” decide di catturarli e di neutralizzare la loro energia creativa. I “ribelli” vengono giudicati dal tribunale della città, ma si difendono con la musica e riescono a commuovere ed a  trasformare la coscienza dei loro giudici.. Analizzato ad un livello più profondo, "Caleidoscopio” affronta i problemi più urgenti dei nostri tempi, tra cui: l’ecologia, l’energia nucleare, la modificazione genetica dei nostri alimenti e l’alienazione dell’individuo.  

Una foto di scena

 

PHILIP VON REUTTER:

Nato a Boston, Philip von Reutter arriva in Messico all’età di sei anni. Inseguito, benché abbia vissuto in diversi paesi del mondo, non ha mai perso mai i contatti con il paese dove è cresciuto.

Si laurea in musica alla Wesleyan University, sotto la direzione di Richard Winslow con il quale impara le teorie e le tecniche di John Cage. Sempre a Wesleyan, compone la sua prima opera (“Prometeo”), che ha la sua prima in Connecticut con il famoso tenore William Cochran. Contemporaneamente forma parte del coro Smith-Wesleyan con il quale lavora come solista e come assistente amministrativo. Nel 1965, si trasferisce a Roma per studiare pianoforte e composizione con Tina Ferrara, sorella del direttore d’orchestra Franco Ferrara, allora direttore del conservatorio di Santa Cecilia. Durante questo periodo. partecipa a 35 film come attore in cast che vedono interpreti come Elizabeth Taylor, Alberto Sordi, Totò, Robert Mitchum e Marlon Brando. È il primo americano ad essere accettato e a laurearsi dal Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, essendo diretto personalmente da Luchino Visconti, dopo che questo ebbe approvato la sua audizione teatrale come Hamlet. Da 1970, si dedica esclusivamente al campo del teatro musicale e lavora con il direttore di New York William Elliot. Nel 1990, crea il gruppo collettivo teatrale “Canto en Movimento”. con il quale presenta opere nelle quale gli interpreti cantano sempre dal vivo e senza microfono. Una di queste creazioni è stata rappresentata a Città del Messico più di 600 volte in spazi diversi come il Foro Isabelino del “Centro Cultural Tecolote” (UNAM), Il Foro di Shakespeare, Centro de la Diversidad Teatrale, Centro Cultural “Los Talleres” e un anno nel Museo del Carmen sotto la sovvenzione del INAH (Instituto Nacional de Antropologia e Historia), Teatro Ismael Rodriguez del Instituto Mexicano del Seguro Social .

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