“Dirty Dancing” diretto da Bellone arriva alle Folies Bergere

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Scritto da: Redazione • 30 Settembre 2023
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Alle celebri “Folies Bergere” di Parigi, che ormai da mlto tempo dedicano molto spazio al musical, a dicembre sbarca la versione inglese di “Dirty Danzing“, quella diretta da Federico Bellone, reduce dal successo ottenuto a Londra, Lo spettacolo sarà rappresentato – in inglese con soprattitoli in francese – dal 12 al 23 dicembre. Caratterizzato dalla sceneggiatura originale del 1987 di Eleanor Bergstein, lo show segue Baby e Johnny, due giovani spiriti fieramente indipendenti provenienti da due mondi completamente diversi, le cui strade si incrociano nel villaggio vacanze Kellerman, durante un’estate che cambierà le loro vite per sempre. Lo spettacolo teatrale include le canzoni di successo del film, tra cui “Hungry Eyes”, “Do You Love Me?”, “Hey! Baby” e, naturalmente, “(I’ve Had) The Time Of My Life”. Insomma: una ghiotta occasione per tutti gli appassionati di questa storia che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo.
Lo show ha le coreografie di Austin Wilks,  Il disegno luci è di Valerio Tiberi, il disegno fonico di Chris Whybrow, la supervisione del direttore musicale Richard John, le scene di Federico Bellone e Clara Abbruzzese,  i costumi di Jennifer Irwin.

Uno dei luoghi simbolo della Belle Epoque
Il Théâtre des Folies Bergère è una delle sale più famose al mondo nonché una delle prime music-hall ad aprire in Europa. Il suo nome evoca da sempre bellissime ballerine e fantastici spettacoli. Si trova nel 9° arrondissement, vicino a Rue du Faubourg-Montmartre e ai Grands Boulevards, ed ha più di 150 anni di storia alle spalle. Joséphine Baker, Charles Trenet, Dalida, Charlie Chaplin, Francis Cabrel, Thierry Ardisson, Ben Harper e Vanessa Paradis sono solo alcune delle grandi star che hanno calcato il suo palcoscenico. Toulouse-Lautrec, Colette e Manet erano clienti abituali. Nel corso degli anni ha saputo evolversi e rinnovarsi, adeguandosi ai cambiamenti dei gusti degli spettatori, pur mantenendo intatto il suo fascino retrò. Oggi ospita spettacoli di ogni genere, dalle esibizioni di artisti ai musical.
Il teatro fu inaugurato in pompa magna il 2 maggio 1869 come Folies Trévise, dal nome della strada adiacente lo stabile. Fu progettato dal noto architetto francese Plumeret nello stile eclettico che caratterizzò la fine del Secondo Impero. Il 13 settembre 1872 cambiò il nome in Folies Bergère in quanto la precedente denominazione, Trévise, urtava la sensibilità dell’omonima famiglia che non voleva vedere il proprio cognome accomunato a ballerine e cantanti. Fu così scelto il nome di un’altra strada nei dintorni. In concomitanza con il cambio di nome iniziò il periodo d’oro del teatro. Nel programma ordinario di danze e canzoni vennero inseriti brillanti numeri di varietà, composti da autori alla moda, recitati da attori affermati e interpretati da vedettes internazionali. Sotto la direzione di Édouard Marchand (l’inventore del genere “revue de music-hall”) il teatro visse una stagione di grande splendore in cui trionfarono le più grande stelle dell’epoca.
Da allora il teatro cambiò più volte direzione fino al 1918, quando divenne direttore artistico Paul Derval, grazie al quale raggiunse fama internazionale. Durante i suoi 48 anni al Folies Bergère Derval ha lanciato la carriera di molte star francesi e messo in scena una serie di grandiosi spettacoli in cui bellissime donne sfilavano in uno stato di quasi nudità (nonostante i loro costumi sgargianti). Celebre è l’esibizione di Josephine Baker con addosso soltanto un gonnellino di banane, accompagnata dal suo ghepardo con collane di diamanti. A Derval succedette prima sua moglie Antonia, sostenuta da Michel Gyarmathy, e poi, nell’agosto del 1974, Hèlene Martini, che 25 anni prima era stata modella al Folies Bergère. Con Martini gli spettacoli si susseguirono con successo confermando la fama del teatro. Dal 2011 il Folies Bergère è di proprietà del gruppo Lagardère.
Nel corso del tempo il Folies Bergère ha ispirato un gran numero di artisti. Scrittori del calibro di Guy de Maupassant e Émile Zola ne hanno descritto l’atmosfera in uno dei loro romanzi (rispettivamente in “Bel Ami” e “Nana”) ma l’opera più famosa dedicata al teatro è il dipinto “Un bar aux Folies Bergère” di Édouard Manet, realizzato tra il 1881 e il 1882 e conservato alla Courtauld Gallery di Londra. Si tratta dell’ultima tela dipinta dall’artista prima di morire. Raffigura una giovane barista in primo piano con alle spalle uno specchio che riflette l’animazione del locale.
Il Théâtre des Folies Bergère è a dir poco spettacolare, non solo per le performance di alta qualità che ospita ma anche per l’architettura dell’edificio, classificato come monumento storico di Francia dal 1990, e l’arredamento sontuoso. La sua magnifica facciata in stile Art Déco, raffigurante la ballerina russa Lila Nikolska, è una bella testimonianza dei ruggenti anni Venti, e ricorda quella, risalente allo stesso periodo, del Théâtre des Champs-Elysées. Gli incantevoli interni sono invece caratterizzati da moquette e pareti blu turchese, specchi giganti, dorature e colori vivaci. (da parigi.it)

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