Un nuovo progetto di Simone Sibillano

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Scritto da: Redazione • 7 Febbraio 2017
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Partito il crowdfunding per "Antonietta e Gabriele" a questo link

 

Perché il crowdfunding:  Intanto per ansia di libertà, voglia di realizzare progetti originali e utili, senza legarsi a nessuno se non alla propria professionalità e alla capacità di raccogliere il pubblico giusto, quello che ama sentirsi raccontare la storia del proprio mondo e delle proprie radici, la fatica di affermare la diversità: di Antonietta che confida dolente a Gabriele “Con un ignorante puoi fare qualunque cosa perché non c’è rispetto”, di Gabriele che ricorda l’umiliazione "Ti abbiamo ritirato la tessera del partito, perché quelli come te, non possono far parte del nostro partito, che è un partito di uomini.", del Sor Fernando il narratore che tra le mani tiene il libro “I tre Moschettieri” quello che “Er Sor Gabriele aveva regalato alla Sora Antonietta”…perché dove è ora Antonietta?

Lo spettacolo andrà in scena allo Spazio Tiburno di Roma il 7/8/9 marzo 2017 .

 

“Bisogna seguire il vicino di casa per scoprire delle storie bellissime” sosteneva Cesare Zavattini. Ci sono storie che non si possono dimenticare, aggiungiamo noi. Da un’intuizione di Simone Sibillano, già conosciuto dal pubblico teatrale prima per le sue iterpretazioni in musical di successo (Jesus Christ Superstar, Aladin, Robin Hood, Biancaneve,etc) e dopo per le regie e scritture di diversi testi teatrali(America-il musical; Il primo Papa; Le sorelle Frank; Violetta Il musical) nasce la storia di Antonietta e Gabriele, raccontata dalle labbra inaridite dal tempo ma ricche della passione del ricordo, di un vecchio, un tempo portiere di un antico palazzo della Roma del Fascio, merita riflessione e ricordo. Era bella ricorda er Sor Fernando Antonietta “la più bella pischella der quartiere” tratteggiando l’archetipo della popolana vulcanica, della donna colma di umanità…”poi s’era accasata il marito, i figli, le bollette da pagare, ma l’occhi, quell’occhi, anche coll’occhiaie della fatica, chi se li scorda più”. Un tempo, quello della quotidianità, nella Roma fascista che troppo nascondeva dietro le tendine ricamate delle finestre dei caseggiati popolari. Lenzuola stese al sole di una Roma a Maggio, profumo di sapone e glicine, pantofole sdrucite e calze rammagliate, nell’orgoglio fascista della Patria. Fuori da quell’ambiente domestico il Mondo segna il suo tempo, anticipando il dolore di una guerra che intride lenzuola che garriscono come bandiere del sangue dei figli che, Antonietta ancora non lo sa, sacrificherà a quell’Adolf Hitler che, con Mussolini in testa, Roma attende con venerazione. “Me chiedeva i giornali la sora Antonietta – racconta il portiere – ritagliava tutti gli articoli sul Duce”. Dirimpettaio Gabriele, lo sapeva er Sor Fernando quello che si bisbigliava su di lui, ma non gli interessava: “Era un gran signore, educato, salutava, me dava la mancia a Natale e a Pasqua, parlava a bassa voce…dalla finestra sua sortiva quella musica americana che er Fascio proibiva, mortacci loro…me piaceva sta a sentì mentre pulivo er cortile del Palazzo… era musica de vita de gioventù vera altro che Giovinezza”… Una maratona nel tempo e nello spazio: microstoria di due vite umane, rette in parallelo, destinate a non incontrarsi mai se non fosse quell’inopinata fuga del pappagallino di Antonietta, quarantenne madre di sei figli che, volato via dalla finestra, finisce sul davanzale del dirimpettaio. La donna si reca così dal vicino: è Gabriele affascinante, modi bizzarri e sfrontati, un incontro destinato a rovesciare prospettive e visioni dei loro mondi. Prologo di una tragedia, prologo di una educazione al bello che Gabriele, il giornalista omosessuale, regala a Antonietta, prima di restituirla , per breve tratto alla sua falsa normalità -la guerra urge e tutto cambierà – prima di recarsi al confino. Viaggio senza ritorno. Raccontare una storia italiana, paradigma di un passato che non si deve dimenticare. Raccontarla con rispetto e principio di realtà. Uno sguardo alla “Giornata particolare”, capolavoro assoluto di Scola, l’altro alla colonna sonora di un tempo che è amaca tra il passato e il futuro. Domenico Modugno nel cuore, i grandi affreschi della Storia di Elsa Morante nel pennello. Perché è questa Storia “uno scandalo che si ripete da diecimila anni” che vogliamo raccontare.

 

Due i protagonisti Brunella Platania e Simone Sibillano : una intesa profonda nella scena, una capacità di essere vivi e veri che non potrà non affascinare. Due performer di razza noti al grande pubblico del musical, e non solo, capaci di convogliare l’interesse sia dei loro fan sia di chi ama ascoltare – leitmotiv, parole e storie archiviate troppo in fretta.

 

Simone Sibillano

 

Brunella Platania

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