
Compagnia 9430 presenta
VALJEAN
di Fulvio Crivello, Sandro Cuccuini, Fabrizio Rizzolo
Musiche di Sandro Cuccuini
con
Fabrizio Rizzolo, Isabella Tabarini, Susi Amerio, Sebastiano Di Bella, Jacopo Siccardi, Giorgio Menicacci
Luci di Fulvio Crivello
Costumi di Augusta Tibaldeschi, Alice Delfino
Regia di Fulvio Crivello
Jean Valjean, un detenuto condannato ai lavori forzati per aver rubato un pane volendo sfamare la sorella, madre di 7 figli, viene coinvolto in una rissa ed un tentativo di evasione. Nonostante abbia la possibilità di fuggire, Valjean decide invece di aiutare un secondino in pericolo, salvandogli così la vita e rinunciando alla fuga. La Commissione disciplinare gli concede per questo motivo la grazia che gli permette di essere finalmente libero dopo tanti anni. Javert, capo del carcere di Tolone, gli comunica tuttavia che non sarà mai un uomo libero, perché chi è stato un forzato non si libera mai realmente delle catene e rimane un numero: il prigioniero 9-4-3-0. L’uomo secondo Javert è segnato: è una pianta che se nasce da un seme malato, tale rimane. Da questo momento per Valjean, abbrutito dall’esperienza del carcere, rifiutato da tutti e senza amici, inizia una lotta all’ultimo respiro per sopravvivere e dimostrare di essere ancora un uomo e non un numero.
Lo spettacolo si apre e si chiude in una vecchia fabbrica, dove Valjean si rifugia con la giovane Cosette – che poi scopriremo essere sua figlia – nel tentativo di sfuggire all’implacabile caccia da parte di Javert, che è ancora sulle sue tracce per tentare di incastrarlo. Nel racconto intenso ed evocativo di Valjean si troveranno le tracce del suo cambiamento, di come il vescovo di Digne lo abbia illuminato verso la via del Bene, di come sia diventato un onesto imprenditore dando lavoro a decine di persone. E di come il destino abbia continuato a perseguitarlo. Una battaglia per salvare se stesso e sua figlia. Un cammino di sacrificio per difendere i propri principi.
Una lotta contro il destino per poter affermare con orgoglio: “Il mio nome è Jean Valjean!”