testata_logo.jpg (11960 byte) testata_titolo.jpg (9000 byte) testata_fine barra_lat.jpg (5611 byte)
testata_sotto.jpg (6334 byte) testata_sfumatura.jpg (5152 byte)HomePrenotazioni on-lineIl MerchandisingMusical che spettacolo: i contattimusicalclub
.. ....... ..
primo piano
..
Sette
..
spettacoli in programmazione
.. ....... ..
album
.. ........ ..
La Bacheca
.. ......... ..
Borsino : Il Musical in cifre
.. ......... ..
i links
.. ......... ..
fine_tabella2.gif (1213 byte)
prenofacilehhhhhhkkkkkk


Continua l'appuntamento con la rubrica

" Io e il Musical"
Questa volta Massimo Davico ha intervistato Renata Fusco,
protagonista con Raffaele Paganini e Chiara Noschese di "Dance"
che, dopo il grande successo di Milano,
sarà in tournée nella prossima stagione 


renata.jpg (15398 byte)Il musical per Renata Fusco è stata una scelta precisa o un caso?
E’ stato decisamente un caso, come tutte le cose belle della vita. Io ho iniziato come ballerina classica, sono diplomata in danza classica; e proprio subito dopo il diploma ho conosciuto Saverio Marconi, ho fatto il provino per "A Chorus Line" e sono entrata, a 18 anni, nel cast di quel grande musical, che è stato per me anche una grande scuola, in quanto ho avuto la possibilità di fare tanti ruoli: una bellissima esperienza insomma. Ho interpretato praticamente tutti i ruoli femminili. Quello a cui sono più legata è senza dubbio Diana Morales, in quanto è anche quello che porta il messaggio del musical al pubblico. Inoltre ho avuto la fortuna di rifare questo personaggio nel ’98 a Milano, e quindi "col senno di poi", per così dire; è stato come chiudere una bellissima parentesi…chissà se mi capiterà mai nella vita di fare ancora "A Chorus Line"?
E prima di arrivare al grande successo di "Grease" quali altri musical ha interpretato?
Ci sono stati "La piccola bottega degli orrori", "Cabaret", "Dolci vizi al foro" e anche una bellissima esperienza nell’operetta con Sandro Massimini ( "Il paese dei campanelli" e "L’acqua cheta"). E poi appunto "Grease", con quel bellissimo personaggio che è Rizzo, al quale sono davvero molto affezionata e con cui nel ‘99 ho vinto il premio I.M.T.A. come migliore performer dell’anno. Sono davvero legata a questo personaggio…come una specie di "possesso", un ruolo che ho amato e amo davvero tantissimo. Subito dopo, ma proprio subito, nel senso che ho iniziato le recite dopo dieci giorni dalla chiusura di "Grease", ho avuto un ruolo completamente diverso, ma sempre molto interessante, in "Hello Dolly" con Loretta Goggi. E adesso c’è "Dance" che sta andando davvero molto bene.
Che differenza c’è nell’interpretare un personaggio in qualche modo già "esistente" e nell’affrontare invece un ruolo nuovo, quasi scritto "su misura" come in "Dance".
Quando si interpreta un ruolo già fatto da altri c’è sempre un po’ la paura di non essere all’altezza, di non essere accettata dal pubblico che molto spesso vuole una riproduzione fedele di quello che ricorda…io però devo dire che ho sempre cercato di trovare una "mia" strada, perché penso che comunque sia la soluzione migliore. Per la Bea di "Dance" invece l’emozione è stata diversa, ed è molto bello sapere che un personaggio nasce con te. Anche perché è successo molto spesso che durante le prove siano state scritte parti di scene sulla base di quanto era stato fatto…quindi è un po’ come contribuire alla nascita del musical; è molto bello, molto gratificante. L’altra faccia della medaglia è che tutto può cambiare in qualsiasi momento; non bisogna affezionarsi assolutamente a nulla, essere pronti a "cambiare in corsa", magari perché il pubblico non reagisce come ci si aspettava, o proprio perché la resa della scena è diversa da come appariva…non ci si deve quindi affezionare a nessuna soluzione, a nessuna sfaccettatura. Questa è forse la grande diversità.
C’è un musical, magari ancora non rappresentato in Italia, che vorrebbe interpretare?
Ho un sogno che so già non essere realizzabile: mi piacerebbe fare "Miss Saigon", ma credo proprio che in Italia non esista un produttore che voglia metterlo in scena… ha chiuso anche a Broadway…però mi piacerebbe davvero molto. Lo apprezzo sia dal punto di vista del personaggio che dal punto di vista musicale.
Il genere musical in Italia sta ottenendo un grande successo; quest’anno sono davvero tante le produzioni. Cosa ne pensa?
Sono felicissima. Dieci anni fa abbiamo cominciato un po’ pionieri, con Saverio Marconi in testa ovviamente, ed è bellissimo constatare che in così poco tempo, dopo tutto, questo genere si sia imposto; non credo sia una moda, credo che davvero ci sia un pubblico di amatori sempre più folto e sempre più informato, che va anche a vedere gli spettacoli all’estero, che è e sarà sempre più esigente. Mi fa davvero piacere tutto questo.
Sa che sulla " bacheca" di questo sito ci sono molti messaggi di ammiratori per lei?
Ah, bene, sono contenta; li andrò a leggere senz’altro! Grazie di cuore a tutti!

A cura di Massimo Davico

Le altre interviste di "Io e il Musical" : Lorella Cuccarini , Marco Columbro , Saverio Marconi , Fabrizio Frizzi , on. Piero Fassino , Debora Caprioglio , Banda Osiris , Raffaele Paganini , Maria Laura Baccarini, Gigi Vesigna